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Wood Constructions

atti del convegno online

Atti del convegno internazionale:
Verso un'architettura organolettica
Edificare in legno 

 

Wood Constructions
Arch. Christian Sumi

Parlando di ricerca e innovazione nel campo delle strutture in legno, la Svizzera è uno dei paesi di riferimento in Europa. Tra gli architetti che negli ultimi 20 anni hanno contribuito allo sviluppo di una nuova architettura in legno c’è Christian Sumi, dello studio Burkhalter-Sumi di Zurigo.  

L’obiettivo è quello di superare i cliché che ancora sopravvivono, perché un edificio in legno moderno non deve necessariamente sembrare di legno.
In realtà esiste, nei progetti in legno più riusciti, un'interessante dialettica tra low e high tech. Fino a 10 anni fa poteva sembrare una sorta di contraddizione, oggi però possiamo combinare questi due concetti e trarne risultati di grande interesse.

Lo studio ha spesso impiegato il legno come materiale di rivestimento, in particolare delle facciate: si può utilizzare il cemento dove necessario e il legno dove esso si esprime al meglio. Nasce così una contraddizione: un edificio che sembra in legno, in realtà non lo è. Gli effetti di un rivestimento a doghe in legno, particolarmente la sera, quando attraverso l’edificio filtrano le luci dall’interno, è molto suggestivo.

In altri casi il legno è stato utilizzato per definire i pieni e i vuoti di un edificio che sembra ispirato alle architetture di Le Corbusier. Il rivestimento in legno, se ricoperto di vernice colorata, sembra quasi annullare la materialità del materiale. Anche le facciate più semplici ed essenziali possono essere in realtà estremamente complicate, come quando si desidera eliminare ogni elemento “estraneo”: è il caso delle facciate nelle quali il serramento diviene tutt’uno con la facciata.

Passando dalla facciata agli spazi interni, le possibilità offerte dal legno e dai compensati sono infinite. Si può giocare con le forme, i colori e le finiture. Grazie alla leggerezza del legno si possono creare strutture autoportanti all’interno di uno spazio predefinito, ad esempio scale o soppalchi.
In altri casi il legno può diventare protagonista dello spazio grazie alla sua materialità, lasciata manifesta.

L’effetto che si ottiene è sempre di grande comfort, per questo il legno è tanto utilizzato nelle sale dei  ristoranti. Per il ristorante giapponese Nobu di Zurigo, lo studio Burkhalter-Sumi ha utilizzato il legno di quercia in tutte le sue sfumature, abbinato alla pelle delle sedute. E’ infatti molto interessante abbinare diversi materiali.

Parlando di costruzioni in legno, lo studio ha utilizzato prevalentemente le tecniche costruttive importate dagli Stati Uniti (american balloon frame, o a telaio), apprese dopo anni di soggiorno a Los Angeles. La costruzione è prefabbricata, pareti e solai vengono semplicemente assemblati in loco secondo una sovrapposizione di “strati” che in realtà rappresenta l’essenza delle costruzioni in legno. E’ interessante come la direzione delle doghe del solaio influenzi la direzione degli aggetti e delle terrazze, influenzando così la forma della costruzione.

Il legno permette inoltre la realizzazione di padiglioni e piccole costruzioni molto interessanti, varie nelle forme e nei colori. Alcune, particolarmente moderne ed essenziali, si sposano sorprendentemente bene con gli edifici antichi circostanti, in una sorta di dialettica nella quale il legno unisce l’aspetto classico al contemporaneo. Il legno, proprio per la sua capacità di dialogare con il preesistente, è il materiale più utilizzato nel riuso e recupero di edifici. E’ addirittura possibile, grazie alla leggerezza del legno, costruire una struttura multipiano, anche di 4 o 5 piani, sopra una struttura in cemento preesistente.