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Costruire e.r.p. in legno a Firenze: riqualificazione urbana nZEB

45 alloggi ERP e un edificio adibito a ludoteca area ex Longinotti<br>9+9 alloggi prefabbricati, montabili e smontabili in via Torre degli Agli

Vincenzo Esposito, Marco Barone

Riqualificazione urbana nZEB
Esperienze pratiche di realizzazioni ERP in legno, in ambito urbano

Vincenzo Esposito, architetto, Direttore Generale
Marco Barone, architetto, Responsabile ufficio Progetti e Cantieri
CASA S.p.A. Firenze

CASA SpA è la società che gestisce e realizza il patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei 31 Comuni dell'Area Fiorentina, operando esclusivamente per i Comuni soci e nell'ambito dell'ERP. Per incrementare il patrimonio ERP nelle aree urbane non vi è altra possibilità che costruire sul costruito, facendo centro sul patrimonio ERP esistente bisognoso di riqualificazione, oppure procedendo con addizioni volumetriche o con la rifunzionalizzazione di attività dismesse, anche previa demolizione dei volumi esistenti. I quattro interventi presentati sono costruiti in legno (sia con la tecnologia delle tavole di legno massiccio a strati incrociati XLAM che con la tecnica classica del Platform Frame) e si collocano all'interno di due programmi che prevedono la demolizione degli edifici esistenti e la nuova costruzione di alloggi ERP ad altissima efficienza energetica. Costruire in legno è stata la risposta vincente alle esigenze poste dalla necessità di realizzare edifici ad altissima efficienza energetica e alla cantierizzazione in aree urbane.
Gli edifici in legno massiccio a strati incrociati si montano, pareti e solai, per elementi finiti e con giunzioni a secco, con un procedimento rapido e poco impattante. La possibilità di spingere la prefabbricazione in stabilimento fino alla realizzazione di moduli abitativi completi, da trasportare in cantiere, dove verranno montati e assemblati, risolve il problema della velocità di montaggio e dello standard qualitativo/prestazionale richiesto per le abitazioni di nuova generazione, che riducendo al minimo le operazioni in cantiere può venire progettato e testato con sicurezza in fase di realizzazione in fabbrica.

45 alloggi ERP e un edificio adibito a ludoteca area ex Longinotti a Firenze
"L'avventura" di CASA SpA di costruire con il legno è iniziata nel novembre 2008 con la progettazione dei 45 alloggi da realizzare nell'area ex Longinotti a Firenze originariamente prevista con tecnologia tradizionale in telaio in C.A. e murature di tamponamento a cassetta e poi progettato e realizzato utilizzando la tecnologia in legno XLAM. Il nostro progetto d'esordio nel campo delle costruzioni in legno è quindi un programma costruttivo con strutture "normali" che diventa un programma sperimentale per la realizzazione di un condominio alto sei piani fuori terra in zona sismica con struttura portante in legno a compensato di tavole.
Il primo edificio costruito, preliminarmente alle demolizioni degli edifici presenti sull'area, è stato quello che ospita la nuova ludoteca. Il nostro primo edificio in legno, ma anche il primo edificio in assoluto in legno XLAM realizzato a Firenze.
L'edificio della Ludoteca è stato costruito in 10 mesi di lavoro, dall'ottobre 2010 all'agosto 2011. La mossa vincente per un cantiere in legno XLAM consiste nella organizzazione della logistica del cantiere e nella progettazione ed esecuzione attenta a risolvere i nodi "deboli" della costruzione.
Per costruire i 39 + 6 alloggi, solo per la parte in legno, sono stati necessari 2.500 mc. di legno XLAM, 40 mc di legno lamellare, 9.250 kg. di acciaio, 400.000 chiodi, 52 autotreni di XLAM. Durante la costruzione degli edifici, fino a completamento, in media in cantiere è arrivato un autotreno di materiale al giorno.
A fronte di condizioni al contorno difficili (zona densamente abitata, presenza di funzioni importanti quali residenza, attività commerciali e viabilità primaria, area di cantiere molto piccola, tempi stretti di esecuzione, margini economici ristretti) è stato obbligatorio studiare e prevedere il maggior numero possibile di nodi costruttivi e risolvere preventivamente i problemi legati alla logistica e alle lavorazioni da eseguire in cantiere. I locali del piano interrato, portati subito a completamento con le finiture e gli impianti, sono stati utilizzati per il magazzinaggio dei materiali. Le predisposizioni impiantistiche sono state tutte previste in fase di progetto; l'edificio "lungo" per 39 alloggi con tre vani scala è stato reso transitabile in orizzontale lasciando aperti varchi di collegamento tra gli alloggi (poi chiusi a completamento lavori). Sono stati studiati accorgimenti ad hoc per velocizzare la fase di montaggio delle strutture in legno alla platea in cemento armato, con piastre fatte su misura da ancorare alle barre filettate precedentemente gettate nei cordoli in cemento. La logistica di cantiere è stata ottimizzata per ridurre al minimo il tempo di stazionamento in cantiere degli autotreni, organizzando il carico in modo da poter direttamente procedere alla messa in opera dei pannelli. Infine, sono state simulate le condizioni operative di tutti i nodi costruttivi "deboli", cioè le zone dove si possono formare importanti accumuli di umidità, vapore o condensa, e sono state messe a punto soluzioni costruttive ottimali.
Tutti gli edifici sono stati oggetto di campagne di monitoraggio a partire dalla stagione invernale 2016/17. Nella consapevolezza piena che i nodi "deboli" degli edifici in legno sono costituiti dalla presenza di umidità nelle strutture, è stato installato un innovativo sistema di monitoraggio continuo dell'umidità, ideato e brevettato da FederlegnoArredo. Tale dispositivo è finalizzato a visionare il "battito cardiaco" dell'edificio a mezzo di centraline di misura e sonde igrometriche. Il monitoraggio è continuo e i dati affluiscono in remoto direttamente agli uffici di CASA S.p.A. La rete dei sensori è stata poi ampliata, fino a coprire capillarmente tutti i punti più a rischio, dal solaio di copertura a quelli delle logge.

9 + 9 alloggi volano in legno, prefabbricati in stabilimento, montabili e smontabili nell'ambito del programma di riqualificazione urbana del complesso ERP di via Torre degli Agli a Firenze.
Il programma costruttivo per la realizzazione di 88 alloggi ERP ad altissima efficienza energetica in luogo dei 46 alloggi ERP degradati di via Torre degli Agli a Firenze ha costretto a fare i conti con il tema degli alloggi volano necessari per ospitare, durante la fase di cantierizzazione, gli inquilini degli alloggi da demolire. L’idea di partenza è stata quella di minimizzare i disagi degli inquilini, facendoli risiedere in alloggi temporanei, di veloce realizzazione, quindi prefabbricati in stabilimento per moduli tridimensionali prefiniti, di impatto limitato sul terreno, reversibili, in grado quindi di venire “appoggiati” su aree non vocate all’edificazione, ma a standard (piazze, parcheggi, giardini, …) ubicate nelle vicinanze delle originarie abitazioni, quindi con permesso edilizio temporaneo e da rimettere in pristino una volta terminato l’utilizzo, smontato il fabbricato e trasferito altrove.
L’obiettivo e quello di realizzare un vero e proprio condominio, prefabbricato in stabilimento, in legno, montabile e smontabile. La scelta di sperimentare la via dell’edificio in linea pluriplano (tre piani f.t.) è stata obbligata dalla necessità di economizzare al massimo il terreno, tenuto conto del pochissimo spazio a disposizione. La sfida più dura è stata il passaggio dal prototipo di alloggio unifamiliare al condominio pluriplano, mantenendo le caratteristiche di facile montabilità e, soprattutto, smontabilità. La chiave di volta del progetto sta nel sistema di connessione tra i moduli, che deve risultare efficace e rispondere alle normative in materia di statica e di sismica ma al contempo poco invasivo, in modo da non complicare le operazioni di completamento da fare in cantiere.
I 18 alloggi sono stati montati in 50 giorni di lavoro effettivo, altri 20 giorni sono stati necessari per le finiture. I problemi ancora aperti per ampliare l'utilizzo del legno nelle costruzioni sono sostanzialmente riconducibili alla "giovinezza" della tecnologia, che necessita della esperienza concreta delle opere realizzate e di particolari e soluzioni costruttive effettivamente testate. Il punto nevralgico è garantire che le strutture in legno confinate (cioè in situazione dove se bagnate non si asciugano) mantengano una umidità al di sotto del 20%. Al contempo occorre monitorare il grado di umidità delle strutture, per poter intervenire tempestivamente in caso di necessità. Le condizioni dei costi del legno che hanno consentito la realizzazione degli interventi presentati oggi sono modificate, con costi del legno (fornitura + messa in opera + ferramenta) determinati da un trend di mercato che rischia di precludere alla fascia "popolare" dell'edilizia la possibilità di raggiungere l'equilibrio economiche per poter utilizzare il legno. Le stazioni appaltanti pubbliche (quindi soggette alla normativa del Codice Appalti) che vogliono cimentarsi con la realizzazione di edifici in legno devono prestare particolare attenzione alle strategie da adottare per l'espletamento delle gare d'appalto in maniera efficace. La gara d'appalto per opere realizzate in legno strutturale necessita dell'adozione di alcuni accorgimenti per far si che, nel rispetto della normativa vigente, una volta espletata la gara e aggiudicati i lavori, si abbia in cantiere la ditta "giusta". La chiave è la qualificazione OS32 "Strutture in legno" categoria super specialistica e la possibilità per la Stazione Appaltante di selezionare direttamente in gara (quindi non come subappalto) la ditta che poi opererà per la fornitura e la messa in opera delle strutture in legno, con la qualificazione obbligatoria per la categoria OS32 per le imprese concorrenti.

Vincenzo Esposito

Laureato in architettura presso l'Università degli studi di Firenze, nel 1984 vince il concorso di responsabile dell'Ufficio Tecnico-Amministrativo (progetti e appalti) bandito dall'Istituto Autonomo Case Popolari di Firenze, poi ATER e CASA S.p.A., presso il quale lavora dal 1982 e di cui oggi è Direttore Generale.

Marco Barone

Laureato in architettura presso l’università degli studi di Firenze. Responsabile dell’Ufficio Progetti e Cantieri e progettista architettonico presso CASA S.p.A. di Firenze è anche fondatore dello studio baronearchitetto a Firenze. Dal 2008 ha affrontato la progettazione di fabbricati multipiano realizzati con tecnologia costruttiva in legno. È docente presso lo IED Firenze.
www.casaspa.it


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