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La Sostenibile Leggerezza

Con il tragico terremoto che ha colpito L’Aquila, l’Italia si è nuovamente riscoperta una nazione che costruisce con volontà di eternità, ma con qualità adeguata solo all’immediato. Si è risvegliata nell’opinione pubblica italiana un’attenzione e una sensibilità verso le questioni del costruire bene e in sicurezza, che richiede una risposta onesta e consapevole da parte di architetti, costruttori e responsabili pubblici, affinchè possa trasformarsi in sviluppo duraturo.

Questo numero della rivista è perciò dedicato al contributo che il costruire in legno può offrire in una realtà geograficamente e culturalmente complessa come l’Italia. Già il titolo è emblematico. “Sostenibile” evidenzia la qualità ecologica della costru­zione in legno, ma anche la condivisibilità del suo impiego in situazioni delicate (interventi di recupero, patrimonio artistico, dissesto geologico). “Leggerezza” rimanda invece alla non invasività dell’intervento in legno (il cui peso ridotto non aggrava la statica delle strutture preesistenti), e allude alla raffinatezza del risultato finale, assicurata dall’eleganza e confortevolezza proprie di questo materiale naturale. materialegno si rivolge a tutti coloro che sono chiamati ad intervenire nei processi di costruzione, ricostruzione e sviluppo edilizio ed abitativo in Italia. Perciò la rivista insiste nella presentazione critica di progetti di architettura come strumento privile­giato per la discussione, integrandoli e contestualizzandoli con approfondimenti tematici e scientifici.

Questo numero 02 inizia con l’intervista a Konrad Merz, noto strutturista europeo che ci introduce al tema dell’affidabilità strutturale del legno, già sapientemente impiegata da un architetto come Palladio. Si va poi a Londra, dove l’edificio residenziale degli architetti Waugh Thistleton, con i suoi 9 piani in legno massiccio, mostra come le nuove tecnologie sappiano garantire resistenza su grandi dimensioni, permettendo al contempo un’espressione lingui­stica adeguata alle situazioni urbane più esigenti.
Il dossier dedicato agli interventi post­sisma realizzati in Abruzzo fa il punto su quest’esperienza estrema, dove il costruire in legno ha permesso una risposta veloce ed economica alla necessità immediata di abitazioni dignitose, garantendo al contempo una qualità di realizzazione e di comfort durature.

Ad un tempo lungo, alla sedimentazione dei valori culturali e spaziali propria del contesto costruito, ci portano l’attenta ed affascinante trasformazione di un Oratorio compiuta da Pierluigi Cervellati a Bologna e l’intenso intervento realizzato da Alzata Architetti a Solduno. Entrambi i progetti dimostrano come il legno permetta di recuperare anche le situazioni più compromesse, salvaguardandole e rinnovandone i valori culturali.

La rilettura del Cabanon di Le Corbusier a Cap Martin è invece un doveroso omaggio ad un maestro che aveva scelto 14 m2 di legno come luogo nel quale ritirarsi per ragionare in serena calma sul fare architettura. Informazioni e approfondimenti si possono trovare sul sito www.materialegno.com che integra ed estende i contenuti di queste pagine. Buona lettura.

Alberto Alessi, Direttore materialegno