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Un raddoppio coraggioso
Un intervento radicale rende un vecchio edificio pienamente adeguato all’oggi
Un intervento radicale che va oltre la semplice estensione dell’esistente, per realizzare una interpretazione che renda l’ieri pienamente adeguato all’oggi
Nell’ambito del concorso di architettura indetto per il nuovo Centro Comunale di St. Nikolai im Sausal, è stato rivitalizzato un vecchio edificio destinato alla viticoltura che, grazie alla presenza al suo interno di un torchio per frutta ed una cantina per vino, ha convinto il Comune a risparmiarlo dalla demolizione del resto della fattoria abbandonata di cui faceva parte, e a conferirgli una nuova destinazione d’uso, ampliandolo con una nuova costruzione di legno. Insieme all’attuale gestore si è deciso di realizzare una distilleria di whisky con uno spazio adibito alla vendita, alla degustazione e all’esposizione dove il processo di produzione segue il modello scozzese ovvero sfrutta la forza di gravità, dall’alto verso il basso.
Le caratteristiche costruttive e il programma spaziale hanno determinato le scelte architettoniche: nella costruzione esistente sia le pareti divisorie, che i solai divisori, sono stati eliminati, la carpenteria e le pareti esterne, ove necessario, rinnovate, mentre il vecchio torchio è stato mantenuto. Parallelamente una costruzione aggiuntiva è stata posta adiacente a quella esistente per stabilizzare staticamente quest’ultima e permettere di ottimizzare l’organizzazione funzionale e spaziale dell’insieme. Tutte le parti a contatto col suolo del nuovo edificio sono state realizzate in cemento armato, mentre il piano terra dispone di grandi pareti vetrate per permettere un collegamento diretto sia con l’esterno che con la costruzione esistente dando così vita, anche concretamente e formalmente, ad una vera distilleria a vista. La costruzione sospesa, quasi priva di supporti, è resa possibile dal corpo del solaio piegato più volte per scaricare le forze e da un tetto realizzato con pannelli XLAM di grandi dimensioni, rivestito esternamente da bitume colorato, mentre internamente è stato lasciato a vista, così da poter essere interpretato in analogia alla carpenteria a vista della costruzione esistente. Oltre alla leggerezza della costruzione e ai brevi tempi di realizzazione vi è un ulteriore vantaggio relativo alla fisica della costruzione di questa struttura di legno a pieghe: la costruzione aggiuntiva non viene riscaldata separatamente ma tramite il calore generato dalle lavorazioni della distilleria. Nei giorni invernali in cui la distilleria non è in funzione, le superfici di legno equilibrano l’alto tasso di umidità dell’aria e la formazione di condensa viene evitata, nonostante la presenza di grandi facciate di vetro.
Anche se in un primo momento le due strutture sembrano molto diverse, esse risultano simili se osservate con più attenzione: l’orientamento, la cubatura e l’altezza risultano identiche e corrispondono alle richieste funzionali. Mentre nella costruzione esistente vi è una muratura di mattoni a vista e una carpenteria aperta che conferisce allo spazio la sua caratteristica autentica, le facciate di vetro e parapetti e la struttura in legno a pieghe della costruzione aggiuntiva, realizzano una spazialità dall’atmosfera simile alla precedente, anche se più attuale. Mentre da una parte il torchio per il vino ormai in disuso occupa un posto di tutto rispetto, dall’altra la produzione di whisky può essere vissuta in tutte le sue fasi in maniera trasparente. Entrambe le parti vengono a formare insieme un’unica sequenza e un‘unità indivisibile, e nonostante la situazione di partenza risulti simile a quella più recente, in realtà essa è lontana molti anni: Mitterberger ha interpretato questa architettura adattandola alla destinazione d’uso ed alle possibilità costruttive attuali, in un intervento di alto livello sia dal punto di vista dello spazio che del materiale, in grado di unire il vecchio con il nuovo, ampliandolo, trasformandolo e completandolo.
Architettura
Gerhard Mitterberger
Fotografie
Zita Oberwalder
Distilleria di Wiskhy, St. Nikolai im Sausal (A)
Committente
Marktgemeinde St. Nikolai im Sausal (A)
Architettura
Arch DI Gerhard Mitterberger, Graz (A)
Con la collaborazione di Veronika Baumgartner, Mirjam Landl, Jutta Moosbrugger
Calcoli statici
DI Johann Riebenbauer, Graz (A)
Direzione lavori
Reiterer & Schantl OEG
Costruzione in legno
Posch, Deutschlandsberg (A)
Impiantistica
PMC⁄ Weutz, Graz (A)
Progetto
2001
Inizio lavori
Estate 2005
Conclusione lavori
Estate 2006
Costo totale netto
ca 685.000 €
Superficie utile
480m² (190m² esistente + ampliamento 290m²)
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