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Interview: Alla corte dell’ater

Un piccolo edificio di edilizia residenziale sovvenzionata intreccia una tradizione comune dell’abitare con una nuova sensibilità ecologica

Come è nato il progetto?

Luca Colombo Dalla volontà della Ater di Treviso che sta sperimentando edifici di edilizia economica popolare con tecniche costruttive differenti: acciaio, cemento armato, tradizionale in muratura e legno. Per il caso della costruzione in legno, la committenza ha identificato il nostro studio quale progettista sulla base del curriculum e delle esperienze avute nel settore della costruzione con questo materiale e le sue tecniche contemporanee.

Quali erano le ragioni, le necessità, gli obiettivi?

Luca Colombo Le ragioni e l’obiettivo che hanno portato al progetto sono la costruzione di un edificio sostenibile a struttura lignea restando all’interno dei costi definiti dalla normativa in materia di edilizia popolare che ammontano a 948 Euro al m2.

Come è avvenuta la selezione del progettista?

Luca Colombo La selezione è stata eseguita attraverso il curriculum e le esperienze pratiche che il progettista aveva riguardo alla tecnica costruttiva scelta. Da ciò è conseguito un incarico diretto al progettista nel panorama dell’esecuzione dei lavori secondo appalto, concorso sulla base del progetto definitivo sviluppato dal progettista. 

Quali vantaggi e/o difficoltà sono conseguiti dalla decisione di costruire in legno?

Luca Colombo Dobbiamo ammettere che nel quadro normativo dell’esecuzione dei lavori la collaborazione con l’impresa esecutrice è stata abbastanza difficile trattandosi di un appalto pubblico dove il progettista non aveva un incarico di direzione artistica durante l’esecuzione delle opere. Ciò nonostante, le difficoltà riscontrate nell’esecuzione ci hanno permesso di ­rilevare un vantaggio della costruzione con elementi in legno mai considerata precedentemente poiché, per effetto delle lavorazioni eseguite a singhiozzo (start and stop) proprio grazie alla prefabbricazione a pannelli, si è comunque riuscito a controllare bene la qualità dell’opera nel rispetto dei costi fino al suo completamento. In aggiunta a ciò, l’uso del legno ci ha permesso di avere una logistica di cantiere che, nonostante le difficoltà operative riscontrate con l’impresa appaltatrice, attraverso la realizzazione di opere a »pacchetti«, ha permesso di completare l’intervento nei termini economici stabiliti inizialmente. 

Come si è sviluppato il processo progettuale?

Luca Colombo Come già anticipato, lo schema del progetto rispecchia quello definito dalla normativa per l’appalto concorso per la realizzazione delle opere. In questo caso, dopo che lo studio ha sviluppato il progetto preliminare e definitivo con i relativi permessi edilizi, l’impresa ha l’obbligo di sviluppare il costruttivo e di eseguire i lavori. Durante la fase di progettazione dobbiamo ammettere che l’Ater ci aveva fornito un programma chiaro che ci ha permesso sin da subito l’inquadramento delle esigenze del committente. Ne è derivato che il concept sviluppato in prima battuta della casa a corte non ha subito stravolgimenti ma solo degli affinamenti principalmente legati a aspetti di carattere funzionale. 

Il progetto realizzato rispetta quello iniziale o è stato necessario adeguarlo durante la realizzazione?

Luca Colombo Grazie alla professionalità del personale dell’Ater preposto al controllo dell’esecuzione delle opere, il progetto risulta essere fedele al concept iniziale e a tutti i successivi sviluppi. L’unico adeguamento durante la realizzazione sono le cantine realizzate al piano terra, derivate dalla necessità di dotare l’immobile di locali ricovero per biciclette e altri oggetti che in fase progettuale non erano stati richiesti, ma di cui si è giustamente ravveduta la necessità durante la realizzazione. 

Si è coinvolto l’ingegnere strutturista dall’inizio? ­Quale contributo ha potuto fornire?

Luca Colombo Secondo lo schema di progetto l’ingegnere strutturista è coinvolto solo dopo la fase di assegnazione dell’appalto, in questo caso in fase di ingegnerizzazione del progetto. Nel nostro caso il professionista chiamato dall’impresa ha ben interpretato il concept e ha operato in modo da rispettare fedelmente il design proposto attraverso il progetto definitivo.

Qual è stata l’esperienza con la ditta costruttrice? 

Luca Colombo Nello schema dell’appalto concorso, il progettista non dovrebbe avere rapporti con l’impresa appaltatrice. Nel nostro caso, grazie e attraverso il personale preposto dall’Ater, abbiamo avuto l’opportunità di seguire lo sviluppo progettuale nonostante l’impresa avesse delle carenze nel campo della prefabbricazione e della costruzione in legno. 

Quali sono i feedback ricevuti a distanza di qualche tempo dalla realizzazione?

Luca Colombo Da una visita compiuta personalmente in cui ho intervistato alcuni degli occupanti degli ­alloggi, gli stessi mi confidavano che riscontravano un livello di comfort differente, cioè migliore, rispetto alle costruzioni tradizionali, senza essere a conoscenza che si trattava di una costruzione in legno. Questo 
ci ha molto sorpreso e effettivamente anche l’Ater riscontra una piena soddisfazione degli utenti, sia per le scelte architettoniche adottate nel progetto, che per la qualità e il comfort dell’immobile. 

Avete in programma altri progetti in legno?

Luca Colombo Come dicevo in precedenza, quasi tutti i nostri progetti prevedono la costruzione in legno, per di più le nostre ultime esperienze ci hanno dimostrato che l’impiego di questo materiale, soprattutto nella concezione di strutture miste acciaio, legno e cemento armato, rappresenta un ottimo elemento costruttivo in grado di assolvere a esigente tecniche e fisiche oltre a garantirci qualità ambientali e estetica delle nostre architetture. A oggi stiamo sviluppando altri edifici in legno destinati al residenziale, oltre che utilizzare e proporre le tecniche costruttive che prevedono costruzioni in legno per tutta una serie di edifici in ambito turistico ma anche commerciale e industriale. La scelta dell’impiego del legno deriva fondamentalmente da due elementi che riteniamo sostanziali in tutti i nostri progetti: la sostenibilità dell’opera sia in fase di costruzione che durante il suo ciclo di vita (lifecycle) e la rapidità e precisione nell’esecuzione.

Arch. Luca Colombo, partner Matteo Thun & partners, Milano, www.matteothun.com