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un manifesto modesto

Un Manifesto Modesto in nome del legno. Perché?

Alex de Rijke Perché il futuro è importante, non possiamo speculare sulle prossime generazioni utilizzando materiali che contengono più CO2 che materiale stesso. Costruire con il legno significa produrre meno CO2 e proteggere meglio le nostre foreste e il ruolo cruciale che hanno per la tutela dall’erosione del suolo. Per quanto paradossale possa sembrare, la deforestazione viene bloccata dall’aumento delle costruzioni in legno. Quindi io non sono solo per l’architettura in legno, ma anche per l’industria del legno e delle foreste. Il modo nel quale costruiamo può contribuire a un nostro benessere duraturo. Il legno è un ambasciatore per la salvaguardia del pianeta.

Come si inizia un progetto in legno? Quali sono le ragioni? Chi lo propone?

Alex de Rijke Sarebbe bello se la richiesta venisse da fuori. Normalmente non è così. Si deve persuadere il cliente, i progettisti, i responsabili dei permessi, le banche. È un lungo processo che spesso fallisce perché ci sono troppe persone nella catena, e se una non è d’accordo, il tutto cade e si deve ripiegare su un materiale diverso. C’è un grande lavoro di sensibilizzazione da fare. Da un lato può essere portato avanti dai media, dall’altro può essere sviluppato evidenziando il footprint dei diversi sistemi costruttivi. Purtroppo ancora oggi serve dimostrare che il legno è in grado di realizzare costruzioni affidabili a lungo termine. Nel Regno Unito, dove il legno è il più antico materiale da costruzione, il grande incendio del 1666 continua a segnare l’immaginario collettivo. Per esempio, per le Olimpiadi del 2012 abbiamo fatto un progetto di stadio coperto in legno che, anche se piaceva molto alla committenza, non è stato realizzato. In seguito siamo stati invitati a progettare degli edifici per il villaggio olimpico, che abbiamo proposto nuovamente in legno, ma le autorità e le assicurazioni hanno creato difficoltà e il progetto è saltato. Tutto nasce dall’ignoranza sul materiale e sulle tecnologie odierne. Comunque, per gli stessi investitori ora stiamo finendo un progetto di rigenerazione urbana nel quartiere londinese di Elephant & Castle dove la metà è costruita in cemento e l’altra metà in legno, così il committente può valutare direttamente vantaggi e svantaggi dei due sistemi. È una situazione tipica: il cliente non chiede esplicitamente legno, noi lo proponiamo, e talvolta riusciamo a farlo approvare. Il cliente deve essere educato, portato a vedere come viene lavorato il legno, mostrandogli esempi già realizzati.

Quale influenza/contributo forniscono gli studi di ingegneria e le ditte di costruzione?

Alex de Rijke Sono fondamentali. Conoscevo KLH e sono andato a visitare la loro fabbrica quando ancora non avevano costruito nulla nel Regno Unito, ho cercato un dialogo con la ditta, con i loro ingegneri, e così è nata la Kingsdale School, un vero progetto pioniere, che ha aperto la strada a molti altri edifici scolastici in UK. Costruire in UK è probabilmente più semplice che altrove, le leggi non fanno differenza di materiali, ma c’è appunto un gap culturale da superare. Comunque, le nuove tecnologie del legno, in particolare l’XLAM sono più facilmente accettate da neofiti, perché hanno un tipo di logica costruttiva che ricorda molto quella del cemento. Per questo è nato lo slogan »Il Legno Ingegnerizzato è il nuovo Cemento". Qui i dettagli sono più semplici che in una struttura a telaio, sembrano quelli della prefabbricazione pesante. Si ragiona per superfici e non per elementi lineari.

Quali conseguenze (normative, culturali) derivano dalla scelta di costruire in legno?

Alex de Rijke Non ci sono svantaggi dovuti al materiale, se si lavora bene in dettaglio. Le difficoltà sono i pregiudizi, il finanziamento e le assicurazioni. Il legno è ancora percepito come temporaneo e fragile.

E i costi?

Alex de Rijke Ogni volta che abbiamo analizzato i costi a posteriori, includendo tutto, dalle fondazioni più ridotte grazie alla leggerezza del materiale, alla velocità di costruzione, alla semplicità del cantiere, il legno si è rivelato sempre concorrenziale con gli altri materiali da costruzione. Il problema è che spesso le valutazioni vengono fatte solo per il costo di costruzione, e non vengono considerate le spese di manumanutenzione, di gestione, di energia; se invece si includono, il legno diventa assolutamente vincente. Col legno devi pensare olisticamente. Le conseguenze del costruire toccano tutti, viviamo tutti nello stesso mondo. Non possiamo pensare a Km0 in UK, ma nonostante si debba portare il legno da fuori, il bilancio del consumo/produzione energetico è a favore del legno.

Quali sono I feedback ricevuti dagli abitanti/fruitori committenza di un progetto in legno?

Alex de Rijke Sempre positivi. Per esempio, pensando alla palestre scolastiche, queste sono normalmente realizzate con struttura metallica, calde d’estate e fredde in inverno, rumorose; quella della Kingsdale School viene soprannominata dai suoi fruitori »la cattedrale dello sport«, per il carattere dello spazio, il calore del materiale. Il legno può essere lasciato a vista, non c’è bisogno di fragili pannelli di cartongesso, che in UK è altrimenti sempre utilizzato per default.

Quali sono i vantaggi del costruire in legno in città?

Alex de Rijke In un edificio in legno la qualità della vita è sicuramente più elevata che normalmente. Tutti amano il legno, se si chiede spontaneamente alla gente quale è il materiale che preferisce, solo qualche architetto dirà cemento a vista. Il legno permette la reale densificazione »urbana« della città, oggi così necessaria. La velocità, la leggerezza, la riduzione degli spessori permettono non solo di sostituire, ma anche di estendere e sopraelevare built-on-time, con cantieri asciutti, senza necessità di grandi impalcature. La costruzione in legno produce pochi rifiuti, poca necessità di stoccare materiali.

Tu insegni al Royal College of Art. Utilizzi le caratteristiche del legno nella didattica?

Alex de Rijke Si, in particolare per quanto riguarda la generazione di forme. Ad esempio, gli studenti del primo anno iniziano a progettare partecipando ad una specie di concorso per un edificio da realizzare realmente. In genere si tratta di un padiglione, qualche volta una struttura temporanea, qualche volta permanente, ma sempre in legno. Questo materiale associa alla facilità di uso, la libertà di immaginazione, di pensiero.

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