Redazione

La mitica arca di Noè, i templi di Kyoto, il ponte di Palladio a Bassano, il Centro Tjibaou di Piano in Nuova Caledonia, il Cabanon di Le Corbusier a Cap Martin: cosa hanno questi edifici fra loro in comune? 

Sono costruzioni di legno, e questo le rende fortunate. All’arca il legno assicura la possibilità di galleggiare e di salvare l’umanità; ai templi offre la possibilità di essere rifatti con facilità e quindi di durare indefinitivamente; al ponte garantisce la resistenza flessibile e inattesa alla forza delle acque; al centro culturale consente di porsi come filtro fra uomo e natura, al Cabanon offre il conforto di un luogo fatto su misura per il riposo e la riflessione. Il legno è un materiale che ci sorprende, sempre. E che ci tocca profondamente. È emozionante, caldo, confortevole, rinnovabile; le costruzioni di legno sono leggere, flessibili e resistenti, accolgono l’abitare intimo e raccolto, ma realizzano anche il grande gesto simbolico e pubblico.

Il nostro lavoro per materialegno accoglie e fa propri questi sentimenti diffusi e consolidati per andare oltre, evidenziando con progetti, tecnologie e riflessioni come costruire col legno oggi significhi fare riferimento ad un operare complesso, dove agli aspetti “organolettici ed affettivi” di questa materia naturale si aggiungono quelli “consapevoli e tecnici” del suo utilizzo mirato, fatto a regola d’arte.

Buona lettura
Alberto Alessi - direttore materialegno