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SHATIS 2013: a Trento la conferenza mondiale dedicata alla diagnostica delle strutture in legno

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Trento, 4-6 settembre 2013

Risparmio economico, tutela dell'ambiente, conservazione del patrimonio architettonico, sostenibilità: sono tante le ragioni che inducono oggi a mantenere, consolidare e valorizzare gli edifici in legno già esistenti. Una sensibilità diffusa che negli ultimi anni è cresciuta ulteriormente e che nel settore della costruzione civile ha portato ad un aumento degli interventi di riabilitazione e restauro sulle componenti lignee delle strutture, soprattutto solai e coperture, per restituirle alla loro originaria bellezza e prolungarne la vita e l'efficienza. Ma anche le moderne costruzioni in legno hanno necessità di manutenzione e di monitoraggio ed è quindi importante per chi opera nel settore un aggiornamento costante su come monitorare gli edifici in legno, garantire la loro durata nel tempo, diagnosticare gli eventuali problemi ed intervenire per recuperare le strutture danneggiate dal tempo o da altre cause.

Per fare il punto sullo stato dell'arte della ricerca in questo ambito e per promuovere nuove idee e linee di sviluppo, oltre 200 ricercatori e professionisti del settore si sono ritrovati a Trento da mercoledì 4 a venerdì 6 settembre per prendere parte alla conferenza internazionale SHATIS 2013 (Structural Health Assessment of Timber Structures) che ha avuto luogo nella sede del Dipartimento di Lettere e Filosofia. La seconda edizione della conferenza (la prima fu a Lisbona nel 2011) è stata promossa dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM) dell'Università di Trento, dall'Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (IVALSA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con il supporto della COST Action europea FP1101 "Assessment, Reinforcement and Monitoring of Timber Structures" e della Soprintendenza per i beni architettonici e archeologici della Provincia autonoma di Trento.

Il tema della conservazione delle strutture lignee copre una vasta gamma di settori di ricerca: restauro e consolidamento, comportamento sismico, prolungamento della vita utile, ispezione e controllo, prove non distruttive, risultati sperimentali e di laboratorio, approcci analitici e numerici, aspetti storici e metodologici generali, tecnologia dei materiali moderni e tradizionali. Alcune interessanti sessioni durante la conferenza sono state dedicate alla discussione di casi studio di particolare rilevanza e alle problematiche presentate dalle nuove costruzioni in legno con riguardo alla loro durabilità.

«La valutazione delle strutture di legno esistenti - spiega Mariapaola Riggio del CNR-IVALSA - è oggi basata su un approccio multidisciplinare finalizzato a fornire informazioni sulle caratteristiche meccaniche e le condizioni reali sia del materiale sia dei collegamenti. A tal fine è possibile utilizzare un insieme di tecniche diagnostiche di valido ausilio agli esperti. Il giudizio che si ricava sulle condizioni strutturali e di sicurezza di tali strutture è fondamentale, soprattutto nei casi in cui siano presenti visibili deterioramenti, a seguito di eventi estremi, cambio di destinazione d'uso della costruzione o adeguamento a nuovi requisiti normativi. Una valutazione corretta e affidabile della sicurezza strutturale deve stare alla base di tutte le operazioni di conservazione, sostituzione o rinforzo, che devono essere in grado di garantire gli standard prescritti dalle normative».

«La scelta di Trento come sede di questo importante evento non è stata casuale - commenta Maurizio Piazza del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica. - L'Università di Trento è l'unica in Italia ad offrire un insieme di corsi universitari e post-universitari dedicati all'uso strutturale del legno, nelle nuove costruzioni e per il recupero di quelle esistenti. Tale attività è rafforzata dalla sinergia con le realtà industriali e con il CNR-IVALSA a San Michele all'Adige, il più importante istituto italiano nel settore foresta-legno. Il riconoscimento e l'impatto al livello internazionale dell'attività scientifica svolta a Trento sono dimostrati dal forte coinvolgimento dei docenti e ricercatori trentini in importanti comitati tecnici e normativi, sia nazionali che internazionali. Nella stessa settimana di SHATIS 2013, la collaborazione con il CNR-IVALSA ha portato anche all'organizzazione in Trentino di un altro importante evento internazionale, coordinato dalla rete europea di ricercatori COST (European Cooperation in Science and Technology) per la redazione dello stato dell'arte sulla valutazione, il rinforzo ed il monitoraggio delle strutture lignee».

A testimoniare il valore strategico della conferenza SHATIS 2013 è l'appoggio che gli organizzatori hanno ottenuto dalle più importanti istituzioni nazionali e internazionali operanti nel settore dei beni culturali, del costruito storico e del legno strutturale. UNESCO-ICOMOS (International Council on Monuments and Sites), UNESCO-ISCARSAH (International Scientific Committee on the Analysis and Restoration of Structures of Architectural Heritage), RILEM (Réunion Internationale des Laboratoires et Experts des Matériaux), ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica) e AIPnD (Associazione Italiana Prove non Distruttive) hanno supportato l'evento insieme alla Provincia autonoma di Trento.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito: http://events.unitn.it/en/shatis13

Fonte:  
Ufficio Stampa - Università degli Studi di Trento
Divisione Comunicazione ed Eventi – Direzione Generale
ufficio.stampa@unitn.it