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Un elegante Coronamento
L’affascinante sopraelevazione lignea della Hanover House a Bradford, GB
L’affascinante sopraelevazione lignea della Hanover House riprende ed interpreta giocosamente le complesse forme dello skyline urbano
Alcune riconversioni, un incendio e il disuso: per la “Hanover House”, sembrava che i tempi migliori fossero alle spalle. La costruzione infatti, nata nel 1860 come florido magazzino tessile, faceva parte degli edifici commerciali rappresentativi che i com mercianti di lana tedeschi costruirono a Bradford, un centro dell’industria tessile in espansione nell’In ghilterra settentrionale, verso la metà del XIX secolo. Molti di questi edifici commerciali ed industriali esistenti nella zona sono ora protetti dalla sopra intendenza ai monumenti. Tra questi anche la “Hanover House”, che lo studio Kraus & Schönberg, con sedi ad Amburgo e Londra, ha sopraelevato e riconvertito in edificio per appartamenti. Originariamente l’edificio non era adibito esclusiva mente a magazzino ma era anche un luogo in cui venivano presentati i nuovi campioni di stoffe. Un ingresso rappresentativo conduceva verso una scalinata a vista, dalla quale si giungeva al primo piano, dove si trovava la stanza adibita a showroom per le presentazioni. Da una strada secondaria, un altro vano scale, più sobrio, permetteva di raggiun gere gli altri piani, i magazzini e i vani secondari. Un incendio, avvenuto nel 1980, distrusse gran parte degli interni, dei vani scale e del tetto, cosicché gli architetti dovettero in primis abbattere tutte le pareti divisorie e le installazioni lasciando intatta unicamente la costruzione di montanti di ghisa e i soffitti di legno. L’esterno invece dovette rimanere intatto, vista la richiesta in questo senso avanzata dalla sopraintendenza (unicamente il tetto apposto in seguito all’incendio poté essere sostituito). Gli infissi delle finestre tuttavia, non corrispondevano più agli standard energetici richiesti, dal momento che i profili delle finestre scorrevoli erano troppo sottili per permettere di inserire doppi vetri isolanti. Il general contractor dunque, in accordo con la so praintendenza, fece sostituire le finestre esistenti, ed inserire un isolamento interno da entrambi i lati, nascosto da alluminio con barriera impermeabile al vapore acqueo, che funge ora da isolamento termico, oltre allo spessore dei muri pari a 60 cm. Oggi, a ciò che resta dell’entrata originale, si allaccia un nuovo vano scale che va a sostituire entrambi i vani precedentemente esistenti. Gli architetti hanno provveduto ad apporre a tutti i pavimenti un massetto flottante che fa da base ai nuovi pavimenti in par quet. Ogni piano è dotato di quattro piccoli appar tamenti con dimensioni che vanno dai 40 ai 90 mq, cosa che ha convinto il general contractor ad apporre un soffitto sospeso per ribassare l’altezza originaria dei vani che arriva fino a 3,70 m. Grazie al restauro, ai tre piani originali si è aggiunto un ulteriore piano, senza gravare sui pilastri esistenti. Per la sopraelevazione gli architetti Kraus & Schönberg hanno scelto una struttura ibrida composta da cosid dette “aste e pieghe”. Per quanto concerne il tetto, la scelta cadde su una struttura piana in pannelli XLAM, posta su travi lamellari montate a loro volta tra la facciata dell’edificio e il muro tagliafuoco della casa adiacente. Singole parti del tetto sono piegate verso l’interno: da ciò si originano pareti inclinate che fun gono da appoggio alle travi del soffitto. L’apertura di queste travi, inoltre, viene ridotta fino a 4 metri. A causa delle spinte che vanno ad originarsi, questa costruzione necessiterebbe di un tirante che gli archi tetti avevano intenzione di integrare nel pavimento. Tuttavia, il general contractor, al posto di questa co struzione complessa, scelse un semplice pavimento in travi di legno, in questo modo all’interno della costru zione, si dovette procedere all’inserimento di quattro colonne sotto le travi lamellari più lunghe. Gli archi tetti hanno inserito due di queste colonne nelle pareti divisorie mentre le altre due si trovano liberamente disposte negli spazi interni.
Anche se il nuovo tetto non possiede più la raffinatezza statica originariamente prevista, gli abitanti go dono dell’effetto spaziale e architettonico. Le pieghe verso l’interno fanno sì che all’esterno sorgano dei balconi e all’interno si crei un susseguirsi interessante di ambiti aperti e chiusi. Inoltre, grazie alla forma del tetto, l’edificio dialoga con il vicinato. Le pieghe verso l’interno, danno vita a forme simili ad abbaini, ripren dendo in qualche modo le caratteristiche dei tetti vicini. La copertura in zinco nero è simile ai tetti bitu minosi, caratteristici di “Little Germany”. Per conclu dere, Kraus & Schönberg hanno fatto un ultimo regalo all’edificio: assieme all’intero complesso infatti, ora secondo la legge inglese, il medesimo sottostà alla sopraintendenza per la tutela dei monumenti. Dal momento che i tetti di questo quartiere si impongono bene nella topografia piuttosto collinare, l’osservatore, grazie al nuovo elemento apposto, riconosce già da lontano la nuova destinazione d’uso dell’ex magazzino.
Architettura
Kraus & Schönberg
Fotografie
Kraus & Schönberg
Sopralzo di un edificio per residenze ed uffici, Bradford (GB)
Committente
Garbe Group
Architetti
Kraus & Schönberg Architekten, Londra
www.kraus-schoenberg.com
Calcoli statici
EDA, Richard Jackson
Impresa costruzioni
Eastwood Construction
Realizzazione
Ottobre 2005 – Maggio 2008
Superficie utile
1315 m²
Costo
1.600.000 £
Sistemi costruttivi:
Statica
struttura a telaio spaziale in pannelli di
legno a strati incrociati XLAM
Pareti esterne
pannelli XLAM, montaggio a secco
Tetto e solai
pannelli XLAM con travi in lamellare
Copertura del tetto
VM zinc, lamiera zincata nera patinata
www.vmzinc.co.uk
Isolamento
pannelli XLAM con Kingspan
Facciate
doppi vetri
Partizioni interne
pareti divisorie montate su profili metallici CW
Protezione dal fuoco
Knauf